Popolare rievocazione medievale
Il Calendimaggio di Assisi (talvolta anche trascritto Kalendimaggio) è una festa che si tiene ogni primo giovedì, venerdì e sabato dopo il 1º maggio di ogni anno, per festeggiare la primavera.
Si sfidano, per la conquista del Palio, le due Parti nelle quali è divisa la città, la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto, attraverso lo svolgimento di cortei in costumi medievali (circa XIII secolo – metà del XV), scene recitate ed esibizioni musicali: a decretare la Parte vincitrice è una giuria, composta da esperti di fama internazionale, cioè uno storico, un musicologo e una personalità dello spettacolo.
La Storia del Calendimaggio
La festa del Calendimaggio vuole riprendere e far rivivere antiche consuetudini pagane che celebravano, in questo periodo, il ritorno della primavera e quindi il rinnovarsi del ciclo della vita, feste e riti in uso presso l’antico popolo degli Umbri.
A ciò si unisce la tradizione delle “canzoni di maggio”, composizioni di poesie da ballo e di canti, attestate anche nelle cronache antiche e nei documenti che riguardano la vita di San Francesco (e sono celebrative delle sue abitudini) , ma che alla fine del Medioevo subirono probabilmente anche l’influenza provenzale e francese: esse erano eseguite da brigate di giovani che si spostavano gaiamente nei vari rioni della città, all’inizio, appunto, del mese di maggio.
La terza componente della festa risale anch’essa al Medioevo, quando Assisi, all’inizio del XIV secolo, raggiunse il massimo dello splendore ed iniziarono le divisioni interne, d’altronde ben presenti nel panorama delle lotte comunali di tutta Italia, tra una “Parte di Sopra” e una “Parte di Sotto”, facenti capo alle famiglie rivali prima dei Brancaleone e poi dei Nepis per la Parte de Sopra e dei Fiumi per la “Parte de Sotto”.
Durante questi periodi di lotte civili, però, si mantenne sempre viva la consuetudine di celebrare la festa della primavera, che prese il nome di Calendimaggio e, durante la quale, si usava eleggere un Re della festa. Questa usanza si protrarrà per secoli, per poi essere profondamente rinnovata – ma sempre nel rispetto dell’antica tradizione – nel XX secolo: in questa nuova forma del tutto originale, essa fu celebrata per la prima volta nel 1927 per volere dell’allora Podestà di Assisi Arnaldo Fortini, quando cantori delle diverse “cappelle” cittadine si riunirono per cantare serenate ispirandosi a costumi dei tempi andati. La festa venne sospesa durante la seconda guerra mondiale, ma riprese vigore nel 1947; nel 1954, infine, per iniziativa di alcuni intellettuali assisiati, assunse la struttura che conserva tuttora. La piazza del Comune è il centro pulsante della manifestazione.
Svolgimento della manifestazione
La festa si svolge secondo le seguenti modalità (la prima di pomeriggio, la seconda di sera):
Giovedì
- Benedizione dei vessilli e consegna delle chiavi: ivessilli vengono benedetti, per la Parte de Sopra, presso la cattedrale di San Rufino, e, per la Parte de Sotto, presso la basilica di San Francesco; successivamente le due Parti sfilano fino alla piazza del Comune, dove il Maestro de Campo riceve le chiavi dal sindaco, assumendo i poteri della città; a lui viene anche riconsegnato il Palio, da parte della Parte che lo ha vinto l’anno precedente.
- Scene di Parte: lescene (scene di vita medievale) vengono effettuate dalla Parte che l’anno precedente ha vinto le gare di Madonna Primavera; seguono eventi diversi, quali recitazioni in dialetto o in lingua dell’epoca, spettacoli, musiche medievali.
Venerdì
- Elezione di Madonna Primavera: dieci giovani, cinque per Parte, sono candidate Madonna Primavera, dopo un corteo fino in piazza del Comune; la Parte che ha vinto la sfida dei giochi medievali (tiro alla fune, corse delletregge, cioè slitte, tiro con la balestra) può quindi eleggerla tra le sue cinque giovani: cinque arcieri, ognuno corrispondente a una fanciulla, gareggiano per far vincere la propria Madonna.
- Scene di Parte: lescene vengono effettuate dalla Parte che il giorno prima non le aveva fatte.
Sabato
- Cortei di Parte e bandi di sfida: i cortei sono composti da racconti medioevali accompagnati da musiche e danze, il bando è una lotta con le parole tra le parti, acclamate dai partaioli.
- Cortei della sera ed esibizione dei cori: alla luce delle fiaccole e delle torce le Parti ritornano nella piazza con il corteo della sera, dopodiché inizia l’esibizione dei Cori, i quali eseguono i tre brani di sfida, al termine dei quali la giuria si ritira ed elabora il verdetto.
Assegnazione del Palio
Dopo un’attesa che può durare ore, il Maestro del Campo assegna il Palio con la seguente formula:
« Popolo di Ascesi, noi Maestro de Campo, avvalendoci dei pieni poteri conferitici, udito lo parere dell’eletto collegio dei giudici ai quali abbiamo demandato lo compito di indicarci quale delle due parti abbia raggiunto maggior lode nella cavalleresca contesa per lo saluto alla nascente Primavera, mentre esprimiamo alle Parti la nostra incondizionata riconoscenza per l’alta prova morale e civica espressa in questa contesa, degna delle più nobili tradizioni della nostra città, assegnamo lo Palio de Calendimaggio alla Parte de … »
Infine sventola per aria il fazzoletto del colore della parte vincente (blu per la Parte de Sopra, rosso per quella de Sotto). La Parte vincitrice riceve dunque il Palio, e ne avrà cura fino all’anno successivo.